Papà, ci sei?
Mi senti?
Se ci sei, fammelo capire...mandami un disegno!
Bene, bene, non puoi sentirmi.
Un po' lo sospettavo.
Da quando sei morto, mi dico che tu devi
finalmente sapere se Dio esiste.
Tutti ti immaginano in cielo, con delle ragazze
nude che ridono di te.
Ma io, io so quello che stai facendo. Devi aver
domandato una matita, per disegnare un tavolo, delle foglie e una lampada. E
ora, sicuramente, starai disegnando due volte mamma perché lei sia con te anche
lassù. Ah, e poi starai cercando un letto per un pisolino.
La siesta è sacra in casa Wolinski. Sai, io dormo nel tuo letto. Sai ho dovuto cospargere
la tua camera del mio profumo, perché sapeva troppo di te. È strano dormire al
tuo posto. Ma io sto bene con te, là, fra i tuoi fogli. Mamma ti aveva regalato
dei pantaloni, non hai avuto il tempo di metterli.
A proposito, papà, ne approfitto: posso prendere
i tuoi maglioni di cachemire?
Papà, Elle Magazine mi ha chiesto di scriverti
una lettera.
Ma non ho tempo. Il telefono non smette di
squillare e devo prendermi cura di mamma. Sai, lei si sta comportando bene. È
sempre molto bella, come sua abitudine. Anche le mie sorelle sono là. Ci
teniamo l'un l'altra. E poi ci si deve incontrare al 36, quai des Orfèvres per
mandare avanti il tuo lavoro. Ho l'impressione di trovarmi in quei famosi
thriller che entrambi amiamo tanto. E poi, le pompe funebri, per sceglierti
un'urna e un pezzo di terra. Non ci si pensa, ma è più difficile scegliere
un'urna che un paio di scarpe di Prada. Mi piacerebbe tenere l'urna con me. Ti
terrei nella mia borsa, ti metterei accanto al mio letto. Papà, mi chiedo: hai
sofferto? Perché è questo quello che mi angoscia, sai. Ho paura che tu abbia
avuto paura. Ho paura che tu abbia sentito dolore. Non ti hanno toccato che il
tronco, le ferite, non si vedono.
Sei bello, in questo drappo bianco che ti avvolge. Hai l'aria felice di sempre. Non vorrei avvicinarmi troppo, non mi vuoi? Vorrei essere in grado di baciarti per l'ultima volta, ma non ci riesco.
Sei bello, in questo drappo bianco che ti avvolge. Hai l'aria felice di sempre. Non vorrei avvicinarmi troppo, non mi vuoi? Vorrei essere in grado di baciarti per l'ultima volta, ma non ci riesco.
Ho chiesto alla signora dell'Istituto di Medicina
Legale se si poteva impagliarti, ma lei mi ha detto di no. Papà, sembra
che stai dormendo. Ma tu non
dormi, sei morto.
Per tutti gli altri, Wolinski è ancora vivo.
Ma per me, te ne sei andato.
Elsa ha perso il suo papà.
Georges Wolinski, nato a Tunisi nel 1934
morto a Parigi, sul lavoro, nel 2015
Georges Wolinski, alla sua scrivania. |
il 7 gennaio 2015 dei terroristi entrano nella redazione del giornale "Charlie Hebdo" e uccidono 12 persone. |
la tomba di Wolinski al Père Lachaise. |
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