Beppe non può tirare su la testa.
Ha dormito un paio d'ore, poggiato fra lo zaino e le radici dell’olmo.
Non ha sognato, un sonno troppo scomodo e la tensione dei giorni infilata a forza nei suo diciannove anni.
Appena ha aperto gli occhi ha cercato il punto più lontano dell’orizzonte: le nuvole, una poiana, le foglie asimmetriche degli alberi.
Invece oltre la punta dei suoi scarponi ci sono tronchi, rami fitti e silenzio.
Tommaso tossisce alla destra.
Umberto fissa le formiche che gli sono salite sulla mano.
Questo il primo momento al risveglio di Beppe.
Nulla è certo del seguito di quella giornata.
I tedeschi spareranno.
Loro spareranno e intanto Cetta, giù a valle, piangerà.
Senza sapere bene per cosa e senza sapere bene per chi.
Ha dormito un paio d'ore, poggiato fra lo zaino e le radici dell’olmo.
Non ha sognato, un sonno troppo scomodo e la tensione dei giorni infilata a forza nei suo diciannove anni.
Appena ha aperto gli occhi ha cercato il punto più lontano dell’orizzonte: le nuvole, una poiana, le foglie asimmetriche degli alberi.
Invece oltre la punta dei suoi scarponi ci sono tronchi, rami fitti e silenzio.
Tommaso tossisce alla destra.
Umberto fissa le formiche che gli sono salite sulla mano.
Questo il primo momento al risveglio di Beppe.
Nulla è certo del seguito di quella giornata.
I tedeschi spareranno.
Loro spareranno e intanto Cetta, giù a valle, piangerà.
Senza sapere bene per cosa e senza sapere bene per chi.
Rebecca
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