sabato 25 novembre 2017

"L'unica, è vivere" di Rebecca

Dammi una botta forte
(che non mi riprendo).

Dammi una botta forte
(che non ricordo).

Dammi una botta forte
in quell'angolo dove mio padre è venuto a mancare.

Eccolo, è così
senza requie 
e velocissimo
finisce il corso.
Lo attraverso a piedi
lo attraverso ginocchioni
lo attraverso con la flebo del cesareo
lo attraverso attacchi di panico e confini
lo attraverso e nessuna macchina mi mette sotto.

Dammi retta,

l'unica
è vivere.


Rebecca

Rebecca fotografa Rebecca,
12 settembre 2013




domenica 12 novembre 2017

Imparare a far di conto. Rebecca di Santo



Mi metto qui
e conto fino a tre.
Non sarà sufficiente mi dici
allora mi sposto
e conto fino a sei.
Cerco di non guardare te
ma la pozzanghera di luce
che riflette il cielo.
Ho perso il conto.
Ho perso il conto
per tutte le volte che ho contato.
Ricordo quella volta;
contai fino a novecentosettantatrè
e, a ogni numero,
afferravo il lembo della notte
che era nella mia mente.
Ho accorciato il conto
per sfuggire alle tenebre.
Qui,
stesa,
a cucire l'orlo strappato

del mio dolore.

Rebecca

Foto di Elen Usdin

sabato 11 novembre 2017

"Fottiti" di Rebecca di Santo


Fottiti tu e la poesia.
Fottiti tu e la tristezza del saggio.
Fottiti tu senza voce e con troppe parole.
Fottiti con la calma del diseredato.
Fottiti con l'arguzia del tuo intuito.
Fottiti con l'ardore della tua passione.
Fottiti come uno scioglilingua.
Fottiti perché questa è poesia
e non è uno sfogo.

Fottiti perché l'ispirazione è nel sangue.
Fottiti perché non ho detto stai zitto
ma solamente che non mi interessa.

Fottiti perché la poesia non è romantica.
Fottiti perché questa calza smagliata
è l'arma più seducente che ho.
Fottiti perché sono volgare
eppure è in ginocchio che saluto l'entrata del giorno.


Jen Mazza,
Red Letter No. 5,
2007




domenica 5 novembre 2017

"FUGA in MI" di Rebecca di Santo



Mi prendo
parole regalo
parole pongo
parole cielo
parole canzone
parole sesso
parole di pane.
Mi prendo le parole e le bacio.
Mi prendo le parole e guarisco, 
le ingoio come pasticche.
Mi prendo parole di pena
parole di grida
parole di non farmi del male.
Mi prendo parole vai via
parole rosse
parole abbassa quella voce.
Mi prendo parole
senza alfabeto.
Mi prendo parole senza mai rubarle
mi prendo parole vanità.
Mi prendo parole sono donna
e tu inizia a pregare.
Parole di crema chantilly.
Parole di bicchiere d'acqua fresca.
Mi prendo parole 
che non ti dirò.
Parole azzurre
parole senza rima
parole dell'incanto.
Parole che giacevano nel pozzo degli Inca.
Parole spezzate in ideogrammi di fede.
Mi prendo parole aquilone
e me ne vò.





foto di Elene Usdin