Tutto il dolore sentito
tutte le grida.
Lasciati indietro.
Erano in un corridoio,
una gola fra rocce,
in un letto al buio
fra lacrime.
Mentre i miei occhi ritrovavano la luce
il buio si rintanava 
nelle gocce di sangue 
nascoste nel seno.
Ha sofferto in me 
quella bambina,
nel giorno del menarca,
ha sofferto per scegliere
non tacere.
Ora sull'orrido più cupo
io provo a volare.
Lascia 
stare
la
mia
mano.
Rebecca di Santo
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| Ettore Tito,  Con la rosa fra le labbra, 1895  | 

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