venerdì 11 agosto 2017

Mutilazioni Genitali Femminili. Mutilazioni dell'Anima. Rebecca



Le mutilazioni genitale femminile sono di tre tipi e avvengono senza nessuna anestesia:

• clitoridectomia: asportazione totale o parziale della clitoride;

• escissione: parziale o totale rimozione della clitoride e delle piccole labbra, con o senza escissione delle grandi labbra;

• infibulazione o circoncisione: restringimento dell'orifizio vaginale con una cucitura creata tagliando e avvicinando le piccole e/o le grandi labbra, con o senza l'escissione del clitoride; viene lasciato aperto solo un piccolo foro per permettere la fuoriuscita dell'urina e del sangue mestruale.

Durante e dopo l’intervento le gambe devono essere legate per velocizzare la cicatrizzazione, questa costrizione può durare anche molti giorni.

Nell’apertura viene inserito un corpo estraneo, per far sì che a cicatrizzazione avvenuta vi sia uno spazio che permetta il passaggio dell'urina e del mestruo.

Quando i tessuti sono cicatrizzati, il risultato verrà valutato congruo dai familiari dello sposo. 
Per avere rapporti sessuali, la donna dovrà sottoporsi ad una graduale dilatazione da parte del marito o dei suoi parenti, dilatazione che può durare giorni, settimane o addirittura mesi.  

Quando la dilatazione risulta difficile o troppo lunga e la penetrazione vaginale risulta impossibile, la carne cicatrizzata viene di nuovo tagliata.

Per ogni eventuale parto la donna dovrà essere sottoposta a deinfibulazione per consentire il passaggio del bambino.
Dopo ogni parto, una nuova infibulazione: i monconi delle grandi labbra verranno ricuciti.

Gli strumenti da taglio con i quali le bambine e le donne subiscono le mutilazioni genitali sono coltelli, rasoi, forbici e pezzi di vetro rotti.

Le condizioni igieniche in cui queste violenze avvengono sono pessime. L’intervento già di per sé predispone alla formazione di infiammazioni e infezioni, ma di certo l’ambiente in cui avviene aumenta il rischio.

I danni sono infiniti e irrecuperabili.

Fisici e psicologici.

Il grado di dolore cui questi interventi costringono è intollerabile.

Le vittime sono bambine che cresceranno con una memoria stravolta del loro essere donne.

La donna non proverà il piacere che la sua sessualità potrebbe darle, non potrà masturbarsi; frigidità e mancanza di orgasmo sono parte integrante delle conseguenze e della sottomissione al dominio maschile.

Sin da subito saranno soggette a malattie e conseguenze, a livello di salute fisica: ascessi, calcoli e cisti, infezioni e ostruzioni croniche del tratto urinario, forti dolori nelle mestruazioni e nei rapporti sessuali, maggiore vulnerabilità all'infezione da HIV/AIDS, epatite e altre malattie veicolate dal sangue, infertilità, incontinenza, maggiore rischio di mortalità materna per travaglio chiuso o emorragia al momento del parto.






In Europa sono circa 180mila le ragazze a rischio mutilazione genitale.





 

Fonti
 
 
 

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