venerdì 9 febbraio 2018

"Stiamo tutti bene" Mirkoeilcane di Migranti e di bugie.

Ciao,
mi chiamo Mario e ho 7 anni
7 e mezzo per la precisione
mi piace il sole, l'amicizia
le persone buone, il calcio,
le canzoni allegre
e il profumo buono della pelle di mia madre.
Papà mio è da qualche mese che non torna,
ma guai a parlarne con qualcuno specialmente con la mamma
perché si sente male, grida, piange e non la smette più
e per tre giorni si nasconde e non si fa vedere,
ma oggi è un giorno felice
che qui è arrivato un pallone
e finalmente potrò diventare forte e fare il calciatore
so già palleggiare… con i sassi è diverso,
ma sono avvantaggiato perché corro forte come il vento
e allora volo alla radura insieme agli altri bambini
chi arriva ultimo in porta, sai che rottura di coglioni.
Arrivo primo come sempre e allora sono attaccante.
Scatto, dribblo, tiro in porta e il portiere non può farci niente
poi da più lontano sento
“Mario vieni qua! Prendiamo tutto quel che abbiamo e raggiungiamo papà !"
“Mamma ! Proprio adesso! sto tirando un rigore…",
ma non c’è verso, ce ne andiamo, meglio non polemizzare.

Ma guarda te la iella proprio a me doveva capitare
quattro giorni su 'sta barca e intorno ancora solo mare,
ma ti pare giusto uno va in vacanza per la prima volta
e quelli lì davanti son capaci di sbagliare rotta.





Che poi a chiamarla barca ci vuole un bel coraggio,
stare in tre seduti in mezzo metro di spazio


















e come me gli altri duecento tutti intenti a pregare
e io vorrei soltanto alzarmi e palleggiare,
ma se soltanto sposto anche di un centimetro il piede
questo davanti si sveglia e inizia a dire che ha sete.









Io pure ho sete, fame, sonno e mi fa male la schiena
ma non c’è mica bisogno di fare tutta 'sta scena
e poi c’è questo di fianco che ha chiuso gli occhi e non li apre più
è da tre giorni che dorme che pare non respiri
non ho mai visto nessuno dormire così tanto.
Ho chiesto a mamma e ha detto che era proprio stanco
boh tre giorni fa ne hanno buttati una trentina in mare
mamma dice che volevano nuotare
io li sentivo gridare e non sembravano allegri
ma almeno adesso ho un po di spazio per i piedi
è il sesto giorno e adesso dorme pure mamma
un tipo magro qualche fila più in la grida che vede la madonna
e questa barca adesso puzza di benzina e di morte,
ma mamma ha detto di non farci caso e di esser forte
di fare il bravo bambino e star seduto qua
che mamma adesso si addormenta e raggiunge papà.

Foto di Muhammed Muheisen
Isola di Lesbo 2 ottobre 2015


Però piangeva e si sforzava di sorridere
forse era proprio tanto stanca pure lei.
E c’è un silenzio tutto intorno che mi mette paura
s’è fatta notte, ho freddo e in cielo non c’è neanche la luna
la gente grida, chiede aiuto ma nessuno risponde
mi guardo intorno e neanche a dirlo vedo sempre e solo onde, 
dopo onde, ancora onde,
allora onde evitare di addormentarmi come gli altri e esser buttato in mare
mi unisco al coro della barca e inizio a piangere e gridare
ma non ho forza, chiudo gli occhi e non so neanche nuotare.

















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