sabato 18 giugno 2016

Prima della Classe. Rebecca

Della vita ho imparato ad amare le assenze. 
Guardo gli ultimi posti. Chi è seduto nei primi sa guardarsi da solo. Chi è in fondo è spesso coinvolto in mille cose. Un po' distratto, con lo sguardo che vaga.
Mi hanno sempre divertito le ragazze pronte ad alzare la mano "lo so io!" oppure "scegli me, mi vedi? sono decisamente la migliore!". 
Che noia la sovraesposizione! Ho raccolto risultati anche quando sono riuscita ad infilare due parole.
Ho frequentato gruppi di azione e interazione non-violenta. Li ho frequentati perché avevo una preparazione politica assolutamente aggressiva, che alla fine degli anni Ottanta inizio Novanta, non aveva più senso. Quindi ho provato ad evolvere personalmente e socialmente.
Una linea base è che la partecipazione conosce livelli davvero multipli. Tacere è partecipare.
E così ho trovato il trait d'union fra le mie azioni di pancia ed il mio sentire di cuore.
Tra l'istinto che modella la prudenza ed il silenzio che intaglia la roccia.
Insomma ho imparato a fare la guerra, con la testa.
Devo però allenarmi tutti i giorni due o tre ore al sacco... questo fa la differenza.
                                                                                    di Rebecca

di Ana Teresa Fernandez 


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