Se dovessi dire cosa è cambiato avrei difficoltà.
Facile dire che tutto è cambiato.
Il messaggio ora è veicolato dalle onde elettromagnetiche.
La velocità della luce credo somigli molto al percorso tra il pensiero che facciamo e il tempo di trasmissione al destinatario o alla rete in generale.
Ma questa velocità porta appresso sempre le stesse falle:
il contenuto ha bisogno di odori, espressioni, sfondi.
il contenuto ha bisogno di odori, espressioni, sfondi.
Perché ciò di cui parlo ha sempre quel sentimentalismo caro alla Beat Generation, quel senso di umanità proprio di chi intende raccogliere la voce altrui e donare la sua.
Così io non credo che il mutare del media muti il messaggio.
Io temo di vivere nel tempo in cui la storia non ha nessun fine, la freccia dell'evoluzione non è mai stata scoccata perché l'arco non esiste.
In questo percorso che si realizza attraversandolo ciò che mi duole (una parte solo apparentemente di superficie) è che la rete è rimasta censoria.
Censoria e bigotta.
La rete, i social nella fattispecie, non amano il corpo.
Non sono mistici.
Così perseguono la via che tutti conosciamo:
il nudo non va esposto.
il nudo non va esposto.
Si può esporre la volgarità, si possono esporre gli eccessi, ma il nudo del corpo spoglio è fuori dall'orizzonte delle piattaforme virtuali.
Così i capezzoli, i glutei, il pene, sono ancora e sempre tabù.
Il mio corpo subisce ancora il predominio della censura deviandoci verso il lecito e l'illecito, costringendoci ad essere fuori o dentro la norma.
Questo è un danno profondo.
Il danno non è la segretezza del mio seno, il danno è il farsi coscienza di una norma sociale aspra e pruriginosa che da sempre ci regola, ferma com'è ad aspettare che la famosa freccia dell'evoluzione scocchi.
Il danno non è la segretezza del mio seno, il danno è il farsi coscienza di una norma sociale aspra e pruriginosa che da sempre ci regola, ferma com'è ad aspettare che la famosa freccia dell'evoluzione scocchi.
Non scocca e così ci dobbiamo tenere il corpo edulcorato e falso.
Il corpo patinato.
Il corpo spiato.
Il corpo su cui picchiare la violenza di un erotismo frustrato e sempre più inodore.
Così riprendo il testo sacro, riprendo Allen Ginsberg.
Allen Ginsberg, 1963
di Richard Avedon
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Così in un solo colpo chi crede che il corpo sia peccato dovrà sentire stridere i suoi pensieri davanti al Poeta che urla "Il mondo è santo! L'anima è santa! La pelle è santa! Il naso è santo! La lingua e il cazzo e la mano e il buco del culo sono santi!
Tutto è santo! tutti sono santi! dappertutto è santo! tutti i giorni sono nell'eternità! Ognuno è un angelo!"
E non tremate, siamo fatti di polvere di stelle e ormoni.
E non tremate, siamo fatti di polvere di stelle e ormoni.
Buon viaggio
Note
a Urlo di Allen Ginsberg
Santo!
Santo! Santo! Santo! Santo! Santo! Santo! Santo! Santo! Santo! Santo! Santo!
Santo! Santo! Santo!
Il
mondo è santo! L'anima è santa! La pelle è santa! Il naso è santo! La lingua e
il cazzo e la mano e il buco del culo sono santi!
Tutto
è santo! tutti sono santi! dappertutto è santo! tutti i giorni sono
nell'eternità! Ognuno è un angelo!
Il
pezzente è santo come il serafino! il pazzo è santo come tu mia anima sei
santa!
La
macchina da scrivere è santa la poesia è santa la voce è santa gli ascoltatori
sono santi l'estasi è santa!
Santo
Peter santo Allen santo Solomon santo Lucien santo Kerouac santo Huncke santo
Burroughs santo Cassadyn santi gli sconosciuti mendicanti sodomiti e sofferenti
santi gli orrendi angeli umani!
Santa
mia madre nel manicomio! Santi i cazzi dei nonni del Kansas!
Santo
il sassofono gemente! Santa l'apocalisse del bop! Santi gli hipsters di jazz
& marijuana pace & streppa & tamburi!
Sante
le solitudini dei grattacieli e delle strade! Sante le cafeterias piene di
milioni! Santi i misteriosi fiumi di lacrime sotto le strade!
Santo
il juggernaut senza compagni! Santo il vasto agnello della borghesia! Santi i
pazzi pastori della ribellione! Chi capisce Los Angeles È Los Angeles!
Santa
New York Santa San Francisco Santa Peoria e Seattle Santa Parigi Santa Tangeri
Santa Mosca Santa Istanbul!
Santo
tempo nell'eternità santa eternità nel tempo santi gli orologi nello spazio
santa la quarta dimensione santa la quinta Internazionale santo l'Angelo in
Moloch!
Santo
il mare santo il deserto santa la ferrovia santa la locomotiva sante le visioni
sante le allucinazioni santi i miracoli santa la pupilla santo l'abisso!
Santo
perdono! pietà! carità! fede! Santi! Nostri! corpi! sofferenza! magnanimità!
Santa
la soprannaturale ultrabrillante intelligente gentilezza dell'animo!
Allen Ginsberg, 1993 di Brook Dillon |
Allen Ginsberg e Gregory Corso di Peter Orlovsky |
Allen Ginsberg e Peter Orlovsky, 1963 di Richard Avedon |
Allen Ginsberg, 1991 di Gordon Ball |
Allen Ginsberg e Peter Orlovsky, 1963 di Richard Avedon |
Allen Ginsberg |
Allen Ginsberg, Philip Whalen, William Burroghs, 1976 di Gordon Ball |
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