Impiegate che lasciano
il bicchiere bordato di rossetto come un campo di grano, mi immagino sempre
dalla loro parte, dall'altra parte del bancone, anch'io, a lasciare il segno di
un passaggio, rossetto scuro, profumo, invece no. Passo i bicchieri sotto
l'acqua bollente, il segno sparisce, il sole tramonta sul campo di grano,
l'ordine del cosmo si ristabilisce e niente
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Titolare seduto con tre
clienti, una bottiglia di moscato, un piatto di ostriche appena aperte. Prese
ieri mattina alla Metro di miliano, freschissime. NCIS in televisione, camino
acceso, charlie dietro al bancone che mi spiega come si fa un caffè anni '60. Tu baby non hai mai visto un caffè anni '60? Bisogna premere forte, così, che quando lo metti nella tazzina vedi il colore,
vedi? E lo zucchero, ah no, lo zucchero non va a fondo, resta su, baby. E tu lo
sai perché raccolgo tutte le tazzine, baby? Così resto sveglio. Se mi siedo, come in Africa nel
settantatrè, io mi addormento, ed è finita.
di Valerie Jardin |
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