giovedì 3 dicembre 2015

“Idolatria” di Rebecca di Santo

Cena a tema, in due. 

La proposta la attraeva e al contempo la impressionava. 

Ma Leonardo era noto per essere un eccellente cuoco e un bravissimo intrattenitore. Così Lucia accettò. 

Il tema erano i libri di Stephen King. 

Leonardo si fece trovare vestito da pagliaccio. 

Fin troppo banale. Il libro era IT. 

Il più crudele dei mostri, quello che fa sorridere i bambini e poi li uccide. 

Lucia divenne Annie Wilkes. 

È pur vero che in Misery Annie non fa una bella fine ma era eccitante essere vestita in maniera così dismessa. 

A tavola Lucia inizia ad osservare il pagliaccio. 

Invece di trovarlo inquietante lo trova ridicolo. 

Mentre beve raffinato vino nero inizia a pensare che Annie non gli farebbe finire la serata. 

Magari potrebbe strappargli la parrucca e intagliare quel bellissimo scalpo. 

Rifinire col coltello il suo sorriso suadente. 

Condire con la salsa di avocado l'insipido collo. 

I panni di Annie le calzano sempre più perfetti e al tempo stesso iniziano a starle stretti. 

Così condisce quel personaggio con dell'eccitante veleno e inizia a danzare attorno ad IT con il coltellaccio luccicante. 

La prima cosa che divenne evidente al momento della danza, fu quel sorriso idiota che si aprì da un orecchio all'altro e iniziò a sanguinare. 

Lucia aveva sempre voluto salvare George Denbrough.

Rebecca di Santo

il cappellino da pioggia di George Denbrough

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