La mia Prima Comunione.
Se avessi avuto allora quel senso mistico della vita che mi colse attorno ai vent'anni avrei chiuso gli occhi e riconosciuto Dio.
Se avessi avuto allora quel senso mistico della vita che mi colse attorno ai vent'anni avrei chiuso gli occhi e riconosciuto Dio.
Invece, a stento, accettai la Confessione.
Don Lauro e Don Andrea.
La mia, una famiglia proletaria atipica.
Mia madre nata e cresciuta nel Ghetto, al Portico d'Ottavia.
Mio padre nato e cresciuto a Pescasseroli, nella Casa Cantoniera della Terra di Mezzo.
Non hanno creduto in Dio, sebbene forse lo abbiano pregato.
Se tutti noi avessimo compreso di vivere accanto alla Redenzione forse ne avremmo partecipato attivamente.
Cosa ricordo in prima persona?
Ricordo Adriana, la catechista.
Ricordo la grande distanza che sentivo.
La distanza veniva colmata solo la domenica, alla Messa dei ragazzi.
Una Messa di chitarre e canti.
Una Messa di persone dinanzi alle persone.
Una Messa di persone dinanzi alle persone.
La mia prima confessione fu con Don Lauro credo, o (mi piace pensare) con Don Andrea.
La prima e l'ultima.
Ultima perché non ne conoscevo il potere.
Non conoscevo la mia prima persona singolare dinanzi all'altra, una prima persona plurale che, anni dopo, avrei chiamato Eco, il Dio che non si può beffare.
Ora, sapere di avere incontrato un Giusto, rende l'esperienza vissuta preziosa.
Don Andrea Santoro, di lui ricordo la chitarra e l'unione nei canti.
Ricordo la giovinezza luminosa.
Ricordo la morte.
Ucciso.
Allah Akbar.
I colpi di pistola impedirono ai suoi polmoni di nutrirlo d'aria.
E morì.
Da Roma all'Anatolia.
Percorso raro per qualsiasi Donna o Uomo.
Percorso raro per qualsiasi Donna o Uomo.
il 22 gennaio del 2006, pochi giorni prima di essere ucciso, don Andrea scrive:
...nel cuore dell'Islam e nel cuore degli Stati dove abitano prevalentemente musulmani, deve essere realizzato un pieno rispetto, una piena stima, una piena parità di cittadinanza e di coscienza. Dialogo e convivenza non è quant osi è d'accordo con le idee e le scelte altrui (questo non è chiesto a nessun musulmano, A nessun cristiano, a nessun uomo) ma quando gli si lascia posto accanto alle proprie e quando ci si scambia come dono il proprio patrimonio spirituale, quando a ognuno è dato di poterlo esprimere, testimoniare e immettere nella vita pubblica oltre che privata. Il cammino da fare è lungo e non facile. Due errori credo siano da evitare: pensare che non sia possibile la convivenza tra omini di religione diversa oppure credere che sia possibile solo sottovalutando o accantonando i reali problemi, lasciando da parte i punti su cui lo stridore è maggiore, riguardino essi la vita pubblica o privata, le libertà individuali o quelle comunitarie, la coscienza singola o l'assetto giuridico degli Stati.
...nel cuore dell'Islam e nel cuore degli Stati dove abitano prevalentemente musulmani, deve essere realizzato un pieno rispetto, una piena stima, una piena parità di cittadinanza e di coscienza. Dialogo e convivenza non è quant osi è d'accordo con le idee e le scelte altrui (questo non è chiesto a nessun musulmano, A nessun cristiano, a nessun uomo) ma quando gli si lascia posto accanto alle proprie e quando ci si scambia come dono il proprio patrimonio spirituale, quando a ognuno è dato di poterlo esprimere, testimoniare e immettere nella vita pubblica oltre che privata. Il cammino da fare è lungo e non facile. Due errori credo siano da evitare: pensare che non sia possibile la convivenza tra omini di religione diversa oppure credere che sia possibile solo sottovalutando o accantonando i reali problemi, lasciando da parte i punti su cui lo stridore è maggiore, riguardino essi la vita pubblica o privata, le libertà individuali o quelle comunitarie, la coscienza singola o l'assetto giuridico degli Stati.
In questo cuore nello stesso tempo 'luminoso', 'unico' e 'malato' del Medio Oriente è necessario entrare: in punta di piedi, con umiltà, ma anche con coraggio. La chiarezza va unita all'amorevolezza.
il 5 febbraio del 2006 Andrea viene ucciso.
allora come oggi chi uccide grida: Allah è Grande.
Le parole di Bergoglio:
Nel corso dei secoli ci sono uomini e donne che con la testimonianza della loro esistenza riflettono un raggio di amore perfetto, pieno, incontaminato. [...] Eroico testimone dei nostri giorno don Andrea scrisse queste righe alcuni giorni prima dell’assassinio: “Sono qui per abitare in mezzo a questa gente e permettere a Gesù di farlo prestandogli la mia carne. Si diventa capaci di salvezza solo offrendo la propria carne. Il male del mondo va portato e il dolore va condiviso, assorbendolo nella propria carne fino in fondo, come ha fatto Gesù”.
i funerali di don Andrea, Basilica San Giovanni in Laterano |
don Andrea Santoro in Anatolia |
geografia |
RispondiEliminaPerché vado in Turchia?
Da ragazzo il Signore mi ha concesso il desiderio
di portare gli uomini a lui e di mettermi a loro servizio.
Mi ha concesso di farlo in mille modi,
servendosi della mia totale povertà
e nonostante i miei ripetuti tradimenti.
Dopo dieci anni di sacerdozio
mi ha portato in Medio Oriente
per un periodo di sei mesi,
per un desiderio impellente che sentivo
di silenzio,
di preghiera,
di contatto con la parola di Dio
nei luoghi dove Gesù era passato.
Don Andrea Santoro.
RispondiEliminaPerché vado in Turchia?
Da ragazzo il Signore mi ha concesso il desiderio
di portare gli uomini a lui e di mettermi a loro servizio.
Mi ha concesso di farlo in mille modi,
servendosi della mia totale povertà
e nonostante i miei ripetuti tradimenti.
Dopo dieci anni di sacerdozio
mi ha portato in Medio Oriente
per un periodo di sei mesi,
per un desiderio impellente che sentivo
di silenzio,
di preghiera,
di contatto con la parola di Dio
nei luoghi dove Gesù era passato.
Don Andrea Santoro.
Mi era sfuggita!
EliminaGrazie Maria